LA RIABILITAZIONE DEL CUORE A SPECCHIO

A cura di Valentina, mamma di MaVi, che con la sua famiglia ha aderito al progetto di abilitazione ‘Mirrorable’ sviluppato insieme al gruppo di Neuroscienziati del CNR di Parma

Io non vedo il deficit di mia figlia, Maria Vittoria, non lo vedo davvero. So che c'è, so che ha bisogno di aiuto e so che abbiamo le terapie. Ma non lo vedo più. È evitamento? È migliorata a tal punto che non si vede davvero? È perché è parte di lei e la nostra bimba è così, come Nemo, come chi ha gli occhiali, come chi ha qualche chilo di più? Non lo so. Non so perché non lo vedo.

Ma non lo vede, o meglio, non lo vedeva neanche lei. Perché effettivamente nella nostra quotidianità non c'è, non porta particolari implicazioni e impedimenti, qualche aiuto con le scarpe... O a togliere/mettere il vestito alla barbie... Anche le terapie, lo stretching o i tape fanno parte di noi a tal punto che sono la nostra normalità. 

Poi arriva Mirrorable e Mavi lo vede, davanti a sé, nello schermo... Caspita! È proprio lei !!!!!!

Lo vede in lei e lo vede nel suo compagno di video Giulio, e mi chiede "perchè la manina è così?".

La rappresentazione mentale di sé stessa comincia a modificarsi, si integra dell'immagine dei movimenti sequenziali e della sua fatica. Qualche sorriso ma anche tanta sorpresa e consapevolezza. Mavi scopre sé stessa per la prima volta.

Il progetto è per me definibile "commovente", tocca il cuore, se c'è un cuore a specchio, tocca anche quello! È commovente l'impegno di Francesca e Roberto, del Neurologo Arturo e delle famiglie impegnate nel gruppo. È commovente guardare avanti in progetti che saranno il futuro per i nostri figli e sono anche già il presente. È commovente perché tocca l'intimo silenzioso e ferito delle menti dei nostri bimbi.

Noi abbiamo avuto difficoltà nella gestione delle emozioni, le sue, di frustrazione e scoperta di sé, di un sé corporeo, delle mie emozioni, da mamma in ansia da prestazione. Un mix letale per la serenità.

Per fortuna Francesca è arrivata in nostro soccorso, ha ridimensionato le mie paure e io quelle di Mavi.

"Mirror accademy", sull'onda di Regal accademy, un cartone "da femmine", è diventata la nostra accademia serale di magia.

E i neuroni specchio sono stati i nostri compagni di gioco! 

Se i bimbi si "specchiano", anche i genitori lo fanno... E avere voi con noi è un arricchimento, un aiuto, un sostegno, una speranza.

Grazie di cuore (a specchio)

Valentina 

Milano, Maggio 2017 – Testimonianza raccolta da una famiglia partecipante al progetto pilota Mirrorable. Per ulteriori informazioni sul progetto: www.mirrorable.org