Immaginare i bambini con Paralisi Cerebrale in uno spazio possibile: lo abbiamo reso realtà nel Fight Camp 2025!
Si è conclusa con successo l’edizione n.10 del Fight Camp per 20 bambine e bambini con una disabilità di Paralisi Cerebrale, provenienti da tutta Italia e dall’Estero.
Video dei 20 bambini del Fight Camp 2025, insieme al Junior Tutor Mario – elaborazione foto di Geoff Lowe
Sembrava impossibile fino a qualche tempo fa pensare di ottenere più di 1 ora risicata di riabilitazione alla settimana o anche solo immaginare di poter praticare sport bimanuali che al tempo stesso fossero riabilitazione motoria e socialità: e invece anche questa 10° edizione del Fight Camp ha dimostrato la fattibilità e l’efficacia del nostro programma!
Quest’anno è toccato a Leonardo, Beatrice, Stella, Valerio, Roberto, Tobia, Andrea, Iacopo, Camilla, Naia, Sofia, Sonia, Enea, Leonardo, Luca, Matteo, Federico e Federico, Bruno e Santiago, mettersi alla prova con le discipline sportive adattate di para-standing tennis, para-taekwondo e beach volley. Insieme alla prima esperienza formativa da Junior tutor di Mario, che dopo aver sperimentato in prima persona ben 9 edizioni del Fight Camp, quest’anno ha seguito il progetto di tesi di Chiara Carminati per l’avviamento dei ragazzi over 13aa alla futura professione di tutor.
Negli anni abbiamo servito più di 200 famiglie e abbiamo visto crescere tanti ragazzi e ragazze, in questo camp esclusivo disegnato su misura per i bambini con una disabilità di Paralisi Cerebrale, in particolar modo emiplegici e diplegici. E ogni volta per 7 giorni si rinnova questo patto di fiducia tra operatori, famiglie, bambini, che arrivano a Milano da tutta Italia e dall’estero per praticare insieme attività di potenziamento motorio e cognitivo, con una forte attenzione al benessere psico-sociale dei bambini e delle bambine.
Il programma settimanale quest’anno è stato supervisionato e misurato, nei suoi indicatori di successo e per un confronto con le edizioni precedenti, dal nostro staff composto da Elisabeth Turra, Alessandra Coda, Pietro Gatti, Andrea Sironi, Simone Verre e da numerosi tutor volontari che hanno deciso di dedicare la loro estate ad un’attività formativa, senza pietismi ma solo con la voglia di aiutare e imparare a conoscerci meglio. Grazie al lavoro di ricerca di Federica Camuncoli quest’anno riusciremo a valutare in uno studio longitudinale i risultati delle precedenti edizioni del camp, che andranno a completare il manuale di social franchising già reso disponibile a chi volesse replicare quest’esperienza anche in altri territori.
I numeri ci dicono che quest’edizione è stata la migliore ad oggi, a leggere i feedback dei bambini, dei genitori, degli operatori: tutte le famiglie consiglierebbero quest’esperienza ad altri pari (Net Promoter Score 100) e la ripeterebbero anche più volte l’anno, considerandola di valore per il miglioramento delle competenze motorie, sociali e relazionali dei propri figli. Pieni punteggi anche per gli operatori, che hanno trovato nell’esperienza appena vissuta un alto valore formativo e di empatia del gruppo.
Ma è stata una bella esperienza perché negli anni abbiamo affinato una buona capacità di matching tra bambini e volontari, che ci ha permesso di ammortizzare gli imprevisti e di dedicarci solo a far fiorire le abilità dei bambini: dalla Radio Fight Camp alla maglietta imperfetta disegnata da Sofia Gioia, dagli occhiali che parlano al calcio da seduti Subsoccer, dal Fanta Fight Camp nello spogliatoio segreto alla battaglia d’acqua con i sandali nuovi Elisabet, dalla sfilata sul tappeto rosso con gli abiti OVS agli ospiti sportivi Cristiano, Clarissa e Mirko fino alla gara finale di spalmatura di pane e Nutella, e alla sede PlayMore! che ci ha di nuovo accolto a braccia aperte e dove tutto diventa possibile, anche con il clima avverso.
La partecipazione al Fight Camp è il frutto di un attento lavoro di selezione ed è completamente gratuita per i beneficiari, grazie anche al supporto dei partner dell’edizione 2025, come Tucano, Argonauti, Nestlé Italia, Levissima, Baci Perugina, Solgar, Amundi, Moleskine, Ottobock, Elisabet, OVS, Mueslii, Mattel, Pianca, Granarolo.
Il progetto fa parte dell’iniziativa “Sport è inclusione” che ha il patrocinio dello Sport for Inclusion Network ed è realizzato con il finanziamento concesso dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali per l’annualità 2024 a valere sul Fondo per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza nazionale ai sensi dell’art. 72 del Decreto legislativo n. 117/2017. Ed è soltanto la prima di altre iniziative di sport inclusivo portate avanti in tutta Italia da sette fondazioni del Terzo Settore: insieme alla Fondazione Fightthestroke ci sono anche Fondazione Dynamo Camp ETS (capofila dell'iniziativa), Fondazione Èbbene Onlus, Fondazione Time2 Ente Filantropico, Fondazione Eco Eridania Insuperabili ETS, Fondazione Laureus Sport for Good Italia ETS, Sportfund Fondazione italiana per lo sport ETS.
L’iniziativa è stata documentata attraverso un servizio fotografico realizzato dall’artista Geoff Lowe, fotografo dell’ultima edizione delle Paralimpiadi di Parigi, e dal racconto fantastico di Sofia Gioia.
Cronache dal Fight Camp, visto con gli occhi di Lego, il cagnolino di Sofia Gioia
Ha proprio ragione chi ha scritto così nel modulo di feedback: ‘Il momento più brutto del Fight Camp? è quando finisce il Fight Camp.’ Al prossimo anno allora
Si ringraziano le famiglie, i bambini, lo staff, i volontari, gli ospiti, i partner, i donatori e le diverse realtà coinvolte nella realizzazione del progetto.
PS: puoi trovare altre informazioni sulle diverse edizioni del Fight Camp 2025 a questi link
· https://www.fightthestroke.org/blogita/fight-camp-n10-2025
· https://www.fightthestroke.org/blogita/candidatifts2025
· https://www.fightthestroke.org/blogita/oslo2025report
Milano, 7/9/2025