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‘Jeg er heldig – Sono fortunato’

‘Jeg er heldig – Sono fortunato’

Con le parole della canzone Heldig del cantante norvegese con Paralisi Cerebrale August Saxegaard, ripercorriamo le tappe dell’ultima edizione del Fight Camp ad Oslo, in occasione del CP Football Festival 2025.

Foto di Angelica Concari, che rappresenta un’immagine della nostra squadra ripresa di spalle durante gli allenamenti ad Oslo e le bandiere norvegese e del fair play sullo sfondo

Foto di Angelica Concari, che rappresenta un’immagine della nostra squadra ripresa di spalle durante gli allenamenti ad Oslo e le bandiere norvegese e del fair play sullo sfondo

Si è appena svolto ad Oslo, in Norvegia, il Cerebral Palsy Football Festival, un torneo di calcio promosso da 6 squadre internazionali: Norvegia, Svezia, Danimarca, UK, Irlanda e Italia.

La trasferta della giovane squadra italiana di Calcio a 7 CP è stata promossa e organizzata dalla Fondazione Fightthestroke, nell’ambito del progetto “Sport è inclusione”, realizzato con il finanziamento concesso dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali per l’annualità 2024 a valere sul Fondo per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza nazionale ai sensi dell’art. 72 del Decreto legislativo n. 117/2017.

 Il progetto “Sport è inclusione” coinvolge a livello nazionale sette fondazioni del Terzo Settore: Fondazione Dynamo Camp ETS (capofila), Fondazione Èbbene Onlus, Fondazione Time2 Ente Filantropico, Fondazione Eco Eridania Insuperabili ETS, Fight The Stroke Foundation ETS, Fondazione Laureus Sport for Good Italia ETS, Sportfund fondazione italiana per lo sport ETS ed è realizzato con l’obiettivo di promuovere attività sportive inclusive a livello nazionale e internazionale. Queste le principali metriche che hanno guidato la definizione del programma:

  • Aumento partecipazione di bambini e ragazzi con disabilità/fragilità a programmi sportivi inclusivi, migliorando la loro autostima e benessere fisico;

  • Rafforzamento reti territoriali tra scuole calcio, associazioni sportive e famiglie;

  • Miglioramento competenze sociali e relazionali dei partecipanti, riduzione fenomeni di isolamento e marginalità;

  • Sostenibilità nel lungo termine, coinvolgendo partner locali e creando programmi replicabili.

In quest’ambito, il Fight Camp di Oslo è stato organizzato per essere un’iniziativa formativa a carattere sportivo, promossa a titolo gratuito dalla Fondazione Fightthestroke a beneficio di 12 ragazzi/e di età >12aa con una disabilità di Paralisi Cerebrale (unilaterale e bilaterale, tutti deambulanti – 11 maschi e 1 femmina, in linea con la prevalenza della condizione) provenienti da diverse zone d’Italia (Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Veneto, Campania). L’attività è stata disegnata secondo il modello di social franchising del ‘Fight Camp’, in cui è stato possibile per i ragazzi con emiplegia e diplegia/paraplegia allenarsi tra pari e in maniera intensiva al gioco del calcio adattato. Il progetto ha preso avvio a Marzo 2025 con il processo di selezione prima e con una serie di eventi formativi online poi, finalizzati alla costituzione della squadra in partenza per Oslo nella settimana dal 4 all’11 Agosto 2025: il gruppo finale costituito da 21 componenti (12 atleti e 9 componenti dello staff) ha così partecipato con successo al torneo europeo CP Football Festival che ha riunito ad Oslo le migliori squadre di atleti con Paralisi Cerebrale dai 6 ai 18 anni.

La costituzione del gruppo partecipante ha seguito rigidi criteri di selezione affinchè si potesse sperimentare il viaggio come una vera trasferta di una squadra sportiva nazionale: tra personale di staff e volontari coinvolti, sono stati reclutati 9 diversi ruoli funzionali alla buona riuscita del progetto (capo-progetto, preparatore atletico, primo e secondo allenatore di calcio a 7 CP, foto/video reporter, responsabile logistica, responsabile programma formativo in loco, responsabile food/nutrizione, medico). In totale il gruppo costituito era di 21 componenti che hanno viaggiato sullo stesso volo e dormito in uno stesso hotel, in camere condivise da 2-4 persone, sotto la supervisione di adulti formati per organizzare attività sportive con i bambini con Paralisi Cerebrale e senza la presenza dei genitori, per promuovere l’avviamento alla vita indipendente; è stata inoltre prevista la collaborazione con mediatori linguistici italiani e con gli allenatori dell’associazione sportiva Bimbi Sperduti. L’organizzazione dei pasti nei giorni precedenti il torneo è stata gestita in autonomia dai ragazzi, mentre nei giorni del torneo le strutture di ristorazione locali sono state in grado di soddisfare anche le esigenze dietetiche speciali.

Il contributo stanziato dalla Fondazione Fightthestroke è stato erogato dopo un attento processo di selezione della squadra e la sottoscrizione di appositi documenti da parte delle famiglie, ed è servito a coprire i costi di trasferta (principalmente volo A/R, polizze assicurative, trasporti in loco, alloggio, attività formative, pasti per lo staff, divise squadra).

 L’intera settimana è stata così organizzata, come documentato nel diario di viaggio:

  • Lunedi 4/8: ritrovo in aeroporto e consegna kit divisa squadra; fasi di check-in e imbarco con assistenza; all’arrivo ad Oslo è stato organizzato un servizio di trasporto via autobus direttamente in hotel, dove si è proceduto alla sistemazione nelle diverse camere.

  • Martedì 5/8: la giornata è iniziata con la colazione in albergo e l’allenamento presso la struttura di Cageball, poi doccia, pranzo, riposo e trasferta presso i campi della squadra ospitante Roa, in cui si è svolta la prima partita amichevole conclusasi con il risultato di 5-3 a favore della squadra norvegese.

  • Mercoledì 6/8: altra giornata di allenamento nei campi coperti di Cageball e nel pomeriggio prima visita formativa in città; abbiamo assaggiato il famoso dolce Skolebrod, poi gita con il ferryboat da Aker Brygge a Bygdøy e visita al Museo Fram.

  • Giovedì 7/8: mattina di allenamento tra preparazione atletica e tattiche di gioco del calcio a 7; nel pomeriggio abbiamo affrontato una lezione sugli schemi del calcio da parte del coach Renzo Vergnani e definito i vari ruoli, prima di spostarci ai campi Roa per una nuova amichevole con la squadra norvegese: finalmente un punteggio di 4-1 a nostro favore!

  • Venerdì 8/8: dopo la colazione ci siamo avviati con i mezzi pubblici a visitare il parco Vigeland e il teatro dell’Opera sulla baia; al rientro in hotel abbiamo riflettuto insieme al preparatore atletico Andrea Sironi sui punti di forza e di debolezza di una squadra. La giornata si è conclusa con l’evento di apertura ‘Meet & Greet’ del festival, in cui i ragazzi hanno giocato in squadre miste internazionali e assaggiato prodotti locali e nostrani.

  • Sabato 9/8: colazione e trasferimento ai campi per la cerimonia di apertura e la sfilata di oltre 100 giovani calciatori con Paralisi Cerebrale, alla presenza dei media e delle istituzioni locali; le partite del torneo ci hanno permesso di metterci alla prova con le 2 squadre Norvegesi, la squadra Inglese di Bristol, quella Irlandese e Danese. In conclusione della prima giornata di festival, siamo stati ospiti nella serata di gala, tra premiazioni e altri momenti di intrattenimento, tra cui la performance del cantante August Saxegaard.

  • Domenica 10/8: la mattinata è stata dedicata alle ultime partite del torneo e alla cerimonia di chiusura; abbiamo invece dedicato il pomeriggio ad una visita della città.

  • Lunedi 11/8: sveglia all’alba per trasferimento con i mezzi e con van dedicato all’aeroporto di Oslo; in tempo per gli ultimi abbracci e per ritrovare le famiglie al rientro all’aeroporto di Milano Malpensa.

Immagini dalla rassegna stampa Norvegese

Immagini dalla rassegna stampa Norvegese

L’iniziativa è stata documentata attraverso un servizio fotografico realizzato da Angelica Concari e misurata con un questionario di feedback a cui hanno risposto tutti i membri dello staff, i ragazzi partecipanti e i loro genitori: su 33 risposte, il Net Promoter Score è stato di 88/100 con una valutazione media di 5.82/6 rispetto all’utilità dell’esperienza; tra le voci che più hanno contribuito al successo del progetto sono state riportate: l’aumento della partecipazione di bambini e ragazzi con disabilità a programmi sportivi inclusivi, migliorando la loro autostima e benessere fisico, e il miglioramento delle competenze sociali e relazionali dei partecipanti. Tutto il campione intervistato ha dichiarato di voler ripetere l’esperienza del Fight Camp ad Oslo e non ha rilevato significativi aspetti di miglioramento nell’organizzazione.

Si, siamo stati proprio fortunati a selezionare una squadra così affiatata, ad incontrare delle squadre straniere guidate dal fair play, a conoscere nuove culture aperte all’inclusione: e ad essere stati infine candidati per ospitare la prossima edizione del CP Football 2026 in Italia! Non vediamo l’ora di metterci alla prova per ospitare oltre 300 persone provenienti da diverse regioni d’Europa e per replicare quest’esperienza di successo anche sui nostri territori.

Si ringraziano le famiglie, i ragazzi, lo staff, l’azienda Tucano che ha fornito zaini e marsupi alla squadra, e le diverse realtà coinvolte nella realizzazione del progetto.

  

Milano, 26/8/2025

Foto e Video di Angelica Concari per la Fondazione Fightthestroke 

IN PARTENZA IL PRIMO GRUPPO DI GIOVANI CALCIATORI ITALIANI CON PARALISI CEREBRALE PER PARTECIPARE AL CP SOCCER GLOBAL CAMP & TOURNAMENT NEGLI STATI UNITI

giovani calciatori con pci

IN PARTENZA IL PRIMO GRUPPO DI GIOVANI CALCIATORI ITALIANI CON PARALISI CEREBRALE PER PARTECIPARE AL CP SOCCER GLOBAL CAMP & TOURNAMENT NEGLI STATI UNITI

Hanno dagli 11 ai 16 anni e vengono da diverse zone d’Italia: viaggeranno insieme ai rappresentanti della Fondazione Fightthestroke per partecipare al torneo internazionale di calcio dal 24 al 29/6 a Fort Ann, negli Stati Uniti.

‘Questo sarà il nostro camp più grande di sempre, con circa 90 partecipanti tra campeggiatori, concorrenti adulti e personale di supporto. Siamo orgogliosi di accogliere anche i giocatori più giovani della squadra Italiana, che si uniranno alle squadre nazionali dall'Inghilterra e dai Paesi Bassi, e gareggeranno anche con i giocatori della squadra paralimpica nazionale degli Stati Uniti. Il nostro piano è di ospitare ogni anno sia un camp che un torneo che riunisca giocatori di calcio con paralisi cerebrale di tutte le età e provenienti da tutto il mondo, per una settimana di competizione e cameratismo, celebrando sia le nostre esperienze comuni che le nostre identità culturali uniche.’ Lo definisce così Eli Halliwell, promotore dell’iniziativa insieme ad Ashley Hammond e Jacqueline Chen, fondatori dell’organizzazione CP Soccer US dal 2017.

Quest’anno per la prima volta avremo la possibilità di far partecipare anche i nostri ragazzi italiani al camp estivo di calcio dedicato ai ragazzi con Paralisi Cerebrale (PCI) appassionati di questa disciplina sportiva: il processo di reclutamento è partito ad Aprile e ci ha permesso di selezionare la prima squadra di calcio a 7 per giovani atleti con cerebrolesioni, alla quale abbiamo destinato un contributo offerto dalla Fondazione Fightthestroke per coprire i costi di trasferta e soggiorno.

Come spesso succede nell’organizzazione di attività con persone con disabilità, due giovani atleti hanno dovuto rimandare la partenza e così quest’anno saranno Enea, Mattia, Mario, Samuel e Subhan i rappresentanti della squadra italiana che parteciperanno al camp residenziale di Fort Ann, nello stato di New York: un’occasione unica per sperimentare un serio allenamento di calcio, per sviluppare autonomia e indipendenza, per praticare la lingua inglese, per godersi la compagnia di altri ragazzi con PCI provenienti da diversi paesi.

Grazie alla solidarietà di altri partner, i ragazzi indosseranno la divisa azzurra e giocheranno le partite con divise donate dalla Fondazione Milan e dall’AS Roma, in rappresentanza dei colori delle nostre squadre più note all’estero.

I ragazzi saranno accompagnati, in questo viaggio di sport ed esplorazione, anche dai cofondatori della Fightthestroke Foundation, Francesca Fedeli e Roberto D’Angelo, e si avvarranno della consulenza specialistica di due tecnici che soggiorneranno con i ragazzi nel camp, nella natura selvaggia del Golden Goal Sports Park, nei pressi dell’Adirondack Park:

  • Alessandra Coda, laureata in Scienze Motorie adattate alle disabilità nel 2022, è insegnante di taekwondo e para-taekwondo dal 2019. Attualmente è insegnante di sostegno e collabora con la Fondazione Fightthestroke dal 2018, principalmente nell’organizzazione dei Fight Camp estivi e nelle lezioni della Palestra dei Fighters.

  • Renzo Vergnani è allenatore di squadre calcio giovanili fin dal 1993, ha partecipato attivamente al primo camp europeo per bambini con disabilità svoltosi a Dublino nel 2016 ed è uno dei fondatori della Lega Europea Calcio Amputati riconosciuta dall'Uefa, responsabile e allenatore dell’Academy Fispes fino al 2022. Attualmente è CT della nazionale calcio amputati e allenatore della scuola calcio ‘Bimbi Sperduti’, riservata a bambini amputati e con cerebrolesioni.

L’iniziativa nasce dalla consapevolezza che molti paesi oggi hanno una rete nazionale di squadre di CP Soccer che funzionano come una lega e consentono alle persone con PCI o CP (dall’inglese Cerebral Palsy) di partecipare al calcio dalla giovane età fino all'età adulta. L'Inghilterra e la Scozia, in particolare, hanno reti molto solide, con ogni grande città che sponsorizza una squadra locale. Al contrario degli Stati Uniti e dell’Italia che non hanno nessuna possibilità strutturata di accesso al CP Soccer per i giovani che amano giocare a questo sport. Promuovere queste iniziative è importante perché la maggior parte dei bambini che si qualificherebbero per campionati mondiali di CP Soccer scoprono di non essere abbastanza capaci per continuare a giocare in squadre competitive man mano che crescono e il livello di gioco richiede prestazioni sempre più specialistiche. Allo stesso modo questi ragazzi faticano ad essere integrati nelle squadre di calcio locali e non riescono a tenere il passo con i coetanei senza disabilità, per mancanza di formatori o di adattamenti sportivi adeguati, e finiscono così per essere espulsi dallo sport. Sostenendo queste iniziative, stabilendo alleanze internazionali e promuovendo opportunità locali di allenamento agonistico paralimpico, stiamo costruendo un modo per questi ragazzi di mantenere i valori del calcio nelle loro vite e contrastiamo la discriminazione nei confronti delle persone con disabilità.

Per conoscere meglio le caratteristiche di questa disciplina sportiva:

La partecipazione al CP Soccer Global Camp & Tournament 2023 è stata resa possibile grazie ai fondi destinati dal 5x1000 alla Fondazione Fightthestroke e grazie al supporto di questi partner:

  • DLA Piper

  • Dipartimento Sostenibilità di AS Roma

  • Ekinex

  • Fondazione Milan

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Milano, 18/6/2023